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Mindfull Eating #2: Perché il MINDFULNESS funziona per dimagrire?

23 luglio 2019 in BED News

E’ esperienza di tutti i dietologi e dei terapeuti del sovrappeso e dell’obesità che ogni tentativo dimagrante è ostacolato dalla Resistenza al Cambiamento.

A poco funzionano l’empatia, i complicati calcoli calorici, gli assillanti inviti al movimento, il ricorso a metafore ….

E’ dimostrato che i discorsi “logici”, come, per esempio: “Per dimagrire bisogna mangiare di meno e muoversi di più!” non vengono accettati né messi in pratica dai 27 milioni di connazionali che sono in sovrappeso.

Bisogna usare uno stratagemma per far arrivare questi messaggi all’inconscio.

Con la tecnica del Mindfulness si pone il soggetto in uno stato di coscienza specifico che non è quello della veglia.

Le onde alfa cerebrali sono correlate a stati di rilassamento e meditazione.

In questa condizione il cervello è propenso a ricevere ed accettare pensieri e suggerimenti volti al cambiamento delle idee disfunzionali che lo abitano normalmente.

Una volta insegnata la tecnica, a dire il vero abbastanza facile da apprendere con un buon terapeuta nel giro di sei-sette sedute, il paziente prende consapevolezza dei suoi pensieri ansiosi o depressivi, delle sue rimuginazioni continue ed è disposto a condividere un percorso che lo allontanerà dai comportamenti automatici di cui è schiavo da anni.

La meditazione offre al soggetto una miriade di opportunità e decisioni che solo lui può decidere di seguire, decidendo, autonomamente, cosa e quanto mangiare oppure cancellare mezz’ora di noia con una passeggiata.

Apre gli occhi sui suoi comportamenti precedenti, comprendendone l’assurdità, decidendo così di modificarli.

Per esperienza personale in molte pazienti affettede Binge EatingDisorder

(termine anglosassone per indicare un Comportamento alimentare disturbato da perdite di controllo sul cibo) la pratica della meditazione le pone in una posizione attiva di cambiamento, diventando capaci di riconoscere l’assurdità dei loro ragionamenti:

E’ vero, sono grassa, non mi piaccio e dovrei stare più attenta alle mie scelte alimentari masono sopraffatta dall’ansia e per calmarmi mangio due pacchetti di patatine!”

E naturalmente potranno dimostrare a loro stesse di possedere la libertà di uscire da questi pensieri e comportamenti ossessivi- compulsivi che le schiavizzano da anni.